lunedì 14 luglio 2008

Comitato NO POG/ROM


Un’ondata di xenofobia sta travolgendo l’Italia. La nuova politica delle “emergenze” ha creato e sta ora banalizzando la diffusione di ideologie razziste.

Le comunità Rom e Sinti sono, ancora una volta, il capro espiatorio, la valvola di sfogo della rabbia dettata da un’ incertezza sempre più diffusa, dalla richiesta collettiva di più “sicurezza”. La nuova egemonia culturale che si è fatta largo in questi anni tollera ormai atteggiamenti di indubbia deriva razzista.
Le aggressioni agli insediamenti rom (dalla Napoli dei rifiuti alla Milano da bere), le deportazioni, i roghi degenerati in veri e propri pogrom e le discriminazioni quotidiane in spazi pubblici sono solo la punta di un iceberg.
La deriva xenofoba e allarmistica dei mass media concede un altoparlante all’isteria collettiva, sfruttata dalla politica per cavalcare l’onda della “sicurezza” proponendo drastiche soluzioni all’insegna della continua “emergenza”, senza guardare alla complessità dei problemi e, soprattutto, ignorando del tutto i diritti e la sicurezza dei Rom.

No pog/rom nasce come collettivo di donne e uomini indignati dalla piega che il dibattito pubblico ha preso. Le misure discriminatorie proposte dalle istituzioni, i rastrellamenti, la schedatura dei gruppi etnici, il diffuso e consolidato pregiudizio che bolla la marginalità sociale chiamandola propensione genetica (e in questo caso etnica) al crimine, rievocano spettri di un passato intollerabile e promettono un’escalation di violenze che è assolutamente necessario fermare.

No pog/rom riunisce persone che, attraverso esperienze dirette con le comunità Rom, sono state testimoni di una realtà ben diversa dalla stereotipata rappresentazione dell’ “opinione pubblica” strillata da politici e giornali. Una rappresentazione fasulla, lontana dalla quotidianità, che trova nelle sue reazioni razziste una risposta a problematiche di ben altra complessità, prima su tutte l’insicurezza sociale.

L’intento di No pog/rom è di promuovere un dibattito per portare alla luce le diverse culture rom, insiemi organici di usi e valori con dignità propria, in grado, di relazionarsi alla nostra cultura.

No pog/rom è una reazione. Quando si verificano episodi di discriminazione verso l’altro, la rabbia e lo sdegno non devono spegnersi nella frustrazione, ma nel bisogno di urlare la propria condanna. I processi di diffusione del pregiudizio razzista devono essere individuati, arrestati e trasformati in disponibilità al confronto e alla comprensione reciproca. No pog/rom è una reazione per trasformare il circolo vizioso in virtuoso.

Lanciamo il nostro appello alla società civile perché si attivi – senza indugi, e nessuno escluso – per contrapporsi al brutale attacco che i media, il governo e le istituzioni stanno riversando sui Rom.
L’obiettivo primo del comitato è creare una rete di (contro)informazione, intesa sia come reazione all’egemonia culturale xenofoba, che come creazione di nuovi contenuti. No pog/rom vuole diventare espressione di un diverso livello di contrapposizione sociale, che promuova le culture e i processi di conoscenza

Non siamo terzo settore, non siamo politica, non siamo sindacato, non siamo istituzione, siamo la società che vuole essere davvero “civile”.

Per info : http://www.noprogrom.info/

1 commento:

Anonimo ha detto...

Sono molto d'accordo con te e l'ho anche scritto a gran voce nel mio piccolo sito www.formentimatteo.eu proprio quando mi davano addosso in tanti, soprattutto a sinistra. Come tu argomentavi in altro modo, ritengo che il problema più grave sia quello culturale e che proprio da questo punto di vista occorre partire per fondare un nuovo modo di pensare a questo innegabile problema.
saluti!
Matteo