sabato 29 marzo 2008

Così non ci sentono

Innanzitutto vorrei scusarmi con i lettori per il lungo silenzio. Sono sommerso dallo studio, e ho lasciato un po’ il blog in balia di sé stesso. Lancio un veloce spunto.

Molti di noi non hanno ancora deciso se votare o no.
In tanti mi hanno detto “ma che senso ha andare a votare?”. Ho ricevuto una – giusta – critica per aver unito nel sondaggio “astensione”, “boicottaggio” e “scheda bianca”. Per molti, questo è scegliere. “Perchè astensionismo e scheda bianca (o meglio annullamento della scheda) non sono distinti? trovo che siano due cose profondamente diverse”. Anch’io trovo che siano due cose completamente diverse.
A parte il fatto che non è assolutamente chiaro il legame tra “schede bianche/nulle” e “premio di maggioranza” (invito chi avesse certezze al riguardo di condividerle), il voto non valido verrà “conteggiato”. Sarà un “non voto”.
Il boicottaggio. L’illegittimità di queste elezioni. Io seguo quotidianamente il blog di Beppe Grillo, divenuto ormai il simbolo della cosiddetta “antipolitica”. Peccato che così sia detta dalla politica, che non è molto credibile. E di italiani stufi, ma stufi marci, ce n’è davvero tanti. Immagino che la maggior parte di voi stia pensando a sé stesso. Non mi tiro fuori.
L’astensione è una disfunzione della democrazia dalla quale l’Italia è quasi immune, ed è proprio questo che voglio sottolineare. Boicottare oggi, cioè non andare a votare, non solo non servirà: non si noterà neanche. Siamo una delle democrazie con il più alto tasso di partecipazione al voto, dunque non sarebbe visto come un problema, anzi. Nei paesi con tassi di partecipazione ridicoli (leggi Stati Uniti, ma non solo), la politica non ha neanche bisogno di “consenso”, la politica viaggia a un livello superiore, non è controllata da nessuno.
Ora che l’“antipolitica” è così forte, che si riparla delle tasche gonfie dei deputati, che si chiede un “parlamento pulito”, che “gli italiani vogliono un cambiamento”, farebbe tanto comodo a tutti, là ai piani superiori, che gli italiani imparassero a guardare dall’altra parte. A non degnarsi nemmeno di scegliere il partito, visto che già non possono scegliere il candidato. Qualche decina di migliaia di italiani così sarebbe ossigeno puro per la nostra cara e vecchia “casta”, sarebbe stress che se ne va. Non deve essere divertente fare il politico oggi, in Italia. Tutti questi occhi puntati addosso. Inoltre, credo che anche i “voti non validi”, più visibili dell’impersonale “tasso di astensione”, sarebbero un’anomalia segnalata nei primi tg, e poi pian piano dimenticati, o sfoderati come arma elettorale alle prossime elezioni.

Penso che sia fondamentale continuare a esercitare il nostro diritto di scegliere anche in queste condizioni, anche se ci sentiamo presi in giro, perché siamo noi quelli a cui la politica dovrà rendere conto di quello che farà.

Detto questo, vi invito a guardare nella sezione Iniziative, “se vuoi boicottare il voto”, dove ci sono spunti interessanti per non votare facendosi sentire. Abbiamo bisogno anche di questo.

1 commento:

Unknown ha detto...

Credo anche io che non andare a votare o mettere una fetta di salame ripiegata nella scheda dia solo l'illusione di fare qualcosa "contro", ma nella realtà sia inutile. Anzi, credo che alla fine sia controproducente per il tasso di incazzatura che pervade nell'aria. Oggi tutti i politici parlano della casta, dalla Santanché a Caruso, e tutti se ne riempiono la bocca dicendo che se votati faranno in modo che chi sta lì a scaldare la poltrona, ovvero tutti gli altri tranne loro, abbiano finalmente quello che si meritano. Sono convintissimo che anche in caso di un alto astensionismo il risultato sarebbe lo stesso, tutti i politici ne prenderebbero atto e darebbero la colpa agli avversari. E questo almeno personalmente servirebbe solo ad aumentare l'incazzatura verso quella massa di mangiapane a tradimento.
Sarebbe bello avere un quorum: se non va a votare almeno il 50% l'elezione è nulla, tutti a casa e avanti altri candidati, ma non è così e chi pensa che non andare a votare porti ad un risultato di questo tipo è un sognatore. Credo quindi che non ci rimanga altro che andare a mettere una croce su quel foglio, probabilmente un altro voto col naso tappato o un altro voto "contro".

Luca